c’è una parte di me che non si concilia per niente con la fotografia.

è come se ci fosse una lotta costante tra quello che vorrei fare dentro di me e quello che si manifesta all’esterno. è un conflitto. e le due parti si incastrano alla perfezione solo in caso di negoziazione. ma la negoziazione costa un sacco sia in termini di denaro che in termini di tempo. e se il denaro in qualche modo “si fa su”, il tempo no. ogni momento perso è perso per sempre. e mi posso anche convincere di una pausa, per i motivi più vari, dal sistemare casa, stendere il bucato, fare la spesa, ma il più della volta credo che tutto ciò sia una sconfitta. ha vinto una parte rispetto all’altra.

la creatività è qualcosa che deve essere allenata, alimentata ma dentro sento un piattume emotivo che mi travolge.