Ogni tanto porto a casa mia un libro che prendo dal la mia vecchia libreria a casa dei miei genitori. Libri che durante l’adolescenza mi hanno sicuramente aiutato a non capire niente di questa vita. È buffo rileggendoli in tutto o in parte ritrovare paragrafi o singole frasi sottolineate, alcune anche in modo energico.

Di alcune mi ricordo sicuramente il perché, le sento ancora vicine e famigliari. Di altre, permane però il mistero. Su la casa in collina di Cesare Pavese ad esempio ho sottolineato in matita varie volte “era giugno”. Era giugno! Chissà cosa era successo nel “mio” giugno di forse oltre 30 anni fa.

“Era giugno, la notte era bella sotto il cielo, bastava abbandonarsi”